What, when & where
Convegno internazionale “SPACE IN TRANSLATION. geografie della traduzione / spazi di traduzione”
9-10 maggio 2019
Università di Modena e Reggio Emilia, Largo Sant’Eufemia 19, Modena
Lingue: Francese, Inglese, Italiano
La “svolta spaziale” che ha attraversato gli studi umanistici e le scienze sociali, tagliando trasversalmente discipline e saperi (studi letterari, storia, sociologia, antropologia, filosofia), disseminando e rendendo operative nozioni mutuate (e interrogate) dalla geografia – luogo, spazio, territorio, atlante, mappa, carta, cartografia… –, ha rapidamente investito la riflessione sulla traduzione, evidenziando anzitutto il carattere eminentemente situato della pratica traduttiva, il suo darsi di volta in volta entro precise coordinate storico-geografiche, linguistiche, culturali, editoriali e politiche. Rendendo visibili cioè anche, sulla scia dei più recenti studi postcoloniali e culturali, i rapporti di forza che si stabiliscono fra i “luoghi” della traduzione, nel quadro più largo delle dinamiche di circolazione di testi, lingue e immaginari. Pensare la traduzione come pratica localizzata ha permesso poi anche di mettere in scacco quel monolingual address che ha a lungo portato a sottovalutare la dimensione situata di ogni comunità linguistica (e di ogni variante linguistica), ha alimentato la “finzione” monolingue e ha spinto a pensare la traduzione come semplice ponte e passaggio. Ancora, pensare la traduzione come pratica in situ, ha permesso di leggere i luoghi come spazi di/in traduzione, cioè come tracce visibili, mobili e instabili, delle relazioni tra le lingue e delle risonanze fra le lingue. E, infine, ha consentito di mettere in discussione la supposta trasparenza della traduzione assistita.
Il convegno si offre dunque come occasione per riflettere sulle diverse declinazioni del rapporto spazio/traduzione a partire da 4 nuclei principali:
1. spazio della traduzione / luoghi in cui opera il traduttore, direzione dei flussi della traduzione, luoghi dai quali proviene la riflessione sul tradurre (le “geografie” della traduzione / sociologia della traduzione / politiche della traduzione)
2. spazio nella traduzione / circolazione di immaginari spaziali attraverso le lingue e i testi non solo letterari nella pratica della traduzione
3. luoghi di traduzione / luoghi nei quali le relazioni linguistiche e i dispositivi di traduzione aiutano a fondare l’identità culturali (città come insieme di segni e di relazioni tra le lingue);
4. traduzione come spazio / traduzione come terzo spazio; intralingua; heterolingual address; .
Alcune tracce possibili:
attività dei traduttori e degli interpreti nello spazio sociale
traduzione e mediazione linguistica nei luoghi di conflitto, di dissidenza politica (tribunali, prigioni, campi di concentramento)
luoghi di elaborazione delle teoria della traduzione (culture linguistiche
periferiche)
traduzione all’epoca digitale e mediatica
dinamiche di potere tra le lingue nella circolazione delle opere
spazio mondializzato e traduzione
eterolinguismo o plurilinguismo come « spazio linguistico » in traduzione
luoghi “traduttivi” (zone di traduzione, città, monumenti, strade)
interventi artistici urbani (artivismo) e architetture come forme della traduzione
traduzione delle descrizioni dei luoghi e degli immaginari spaziali nelle opere
letterarie
mobilità geografiche, sociali e (auto)traduzione
mappe e movimenti della traduzione
Deadline & how to apply
Le proposte di intervento (300 parole), redatte in italiano, inglese o francese e accompagnate da una breve nota bio-bibliografica devono essere inviate entro il 30 novembre 2018 ai seguenti indirizzi:
franco.nasi@unimore.it
lquaquarelli@parisnanterre.fr
silver@unimore.it
Verrà data comunicazione dell’accettazione della proposta entro il 10 gennaio 2019.
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